Come vendere educando al valore

28.04.2024
i 4 passaggi verso un marketing etico
i 4 passaggi verso un marketing etico
Ci deve essere un altro modo

Questa è una delle affermazioni più importanti alla base di Un Corso in Miracoli (UCIM),  l'affermazione grazie alla quale Helen Shucman e William Thetford hanno dato vita a questa straordinaria opera che rappresenta un cammino profondo oltre il velo di questo mondo e che anche io ho iniziato a intraprendere da poco tempo con la mia Maestra Lucia Merico. (*)

Giuro che non sto andando fuori tema, quindi seguimi.

Il punto è questo: da quando sono entrata nell'ottica di vedere le cose da un altro punto di vista, ancor più di prima, faccio attenzione alla mia vita, al mio modo di operare e al mio modo di pensare. Nulla è escluso, con risvolti importanti anche nel lavoro di branding e posizionamento che svolgo per i liberi professionisti. 

Il mio lavoro rientra nella macroarea del marketing, dove le aspettative e le ansie delle persone che cercano soluzioni per la loro attività sono alte. 

Il marketing è un mondo che si presta bene all'illusione, alla manipolazione, alla narrazione di storie, perché in fondo è la sua natura essere per convincere.

E qual è lo scopo?

Questa è l'altra domanda fondamentale che dovrebbe venire prima di ogni parola, opera e omissione.  Lo scopo del marketing applicato alla tua professione è naturalmente il vendere e questo è normale. 

Non è aiutare gli altri, credimi: è il vendere e questo va riconosciuto senza tanti giri di parole, sentendosi perfettamente a proprio agio in uno scopo naturale che risponde ad un bisogno altrettanto naturale.

Quello che a volte va rivista è, invece, la via, la modalità ed è qui che mi dico:

Ci deve essere un altro modo di fare marketing

un modo che vende senza valicare il confine della verità e senza influenzare il libero arbitrio delle persone.

In realtà anche prima di UCIM, perseguivo questo altro modo da molto tempo, cercando di trasmetterlo anche alle persone che lavorano con me.

 La mia scelta di non condividere troppo i risultati dei miei clienti nasce, per esempio, da questo, così come quella di non veicolare mai messaggi che parlano di promesse. 

Oggi cerco di essere ancora più attenta, per il bene mio e di tutte le persone coinvolte e l'altro modo sta arrivando sempre più chiaro e voglio condividerlo con te che hai la mente aperta e la voglia di vivere serenamente la tua crescita professionale nella fiducia e nel benessere.

Come vendere educando al valore  - i 4 passaggi verso un marketing etico

Partiamo dal punto fondamentale: il valore. 

Che cosa intendo per valore?

Per valore intendo il valore di quello che fai in sé e per sé, il valore del tuo lavoro con le persone.

Riconoscere il valore del tuo lavoro significa riconoscere l'importanza del tuo operato senza necessità di esasperarlo con dichiarazioni di risultato non reali o quantomeno non reali in tutti i casi. Questo non significa non parlare mai dei risultati dei propri clienti, ma significa non generalizzarli, non far credere oltre ciò che può essere effettivamente garantito.

E che cosa può essere veramente garantito?

L'utilità del tuo lavoro in sé e per sé, la tua perizia, la tua diligenza e la tua amorevolezza. 

L'utilità del tuo operato che porterà ogni persona a piccoli e grandi risultati probabilmente molto diversi.

Non occorre esasperare tutto questo, non occorre generalizzare e promettere in maniera indiscriminata.

C'è un altro modo ed è fatto di 4 importanti passaggi.

1. riconoscere in prima persona il valore del tuo lavoro in sé anche se non puoi promettere la realizzazione del sogno più ambito della persona che ti sceglierà 

Riconoscere significa riconoscerlo fino al midollo, sentirlo con tutta l'anima e con tutto il corpo, perché sai che serve, ne conosci la sua profonda utilità.

Sai che ogni passo che farai fare ad un cliente per quanto piccolo sia, sarà una pietra miliare di quel cammino che ha intrapreso e nel quale ha incontrato te. 

2. abbandonare l'idea di essere quello che risolverà tutto

Abbandonare l'idea di essere il salvatore significa accettare l'idea che ci possono essere stati altri passi che quel cliente ha compiuto con altri prima di te e ci potranno essere altri passi ancora che saranno fatti dopo di te. Ognuno di essi è una pietra miliare. A te viene di richiesto di riconoscere soltanto il valore del materiale che metti tu con il tuo lavoro, per quella pietra miliare di cui ti occupi, niente di più, senza attaccamento al risultato per il tuo cliente e senza il bisogno di accaparrarti il merito.

3. educare al valore - il cuore del marketing etico

Educare al valore significa promuoverti parlando di quel valore del tuo lavoro, insegnando alle persone filo per segno che cos'è e a che cosa serve, facendolo incontrare con il loro bisogno.

Significa far capire l'importanza di quella pietra miliare, senza far credere che con te concluderanno il cammino. Se sarà va bene, ma non creare illusioni.  Educare al valore significa insegnare alle persone anche la via della felicità, che non è fatta di mete, ma di viaggi.

4. avere fede che quel valore che tu riconosci venga capito e riconosciuto anche fuori, senza necessità di promettere valori che non puoi promettere.

Se tu sei sicuro del valore non avrai problemi ad avere fede.

Tutto questo potrebbe confliggere con un bisogno impellente di denaro e lo comprendo, ma sappi che il marketing non è mai una bacchetta magica, neanche quello che spinge sulla narrativa. Può essere che si ottenga qualcosa, con effetto scorciatoia, ma se ti guardi intorno la concorrenza è alta anche in questo, perché quasi tutti seguono questa modalità.

Il bisogno di sicurezza va soddisfatto in un altro modo. Il marketing non è la risposta a questo. 


Questi sono i principi che suggerisco e che perseguo in prima persona, con qualche imperfezione come è normale che sia.

Un marketing che parte da queste basi, per quanto imperfetto, è comunque un marketing dell'abbondanza. É un marketing che parte dalla profonda fede nelle proprie risorse e anche di quelle del prossimo che non ha necessariamente bisogno di essere convinto o, ancor peggio, ingannato per acquistarti.

Il marketing della manipolazione è un marketing che parte invece da una visione di scarsità, perché non crede nella propria verità e ha la necessità di proporne altre, più convincenti, più attraenti.

Ovviamente non mi riferisco solo a chi vende marketing, ma mi riferisco a te che magari hai una professione di aiuto nell'area life, una professione olistica del benessere fisico, emotivo, energetico o operi nell'area business e gestionale. Vale per tutti.

Puoi farlo anche tu se hai la disponibilità a riconoscere veramente fino in fondo il valore del tuo lavoro, a portarlo fuori nella tua comunicazione così come è e ad avere fede di venire compreso completamente.

Il marketing non è un atto di santità dove nulla viene indorato.

Questa sarebbe una bugia. Ma ogni azione può essere comunque orientata al sacro, anche quando fai ciò che è necessario.

Puoi enfatizzare, puoi mettere l'accento, puoi sottolineare, perché questo è marketing e il marketing è sempre un prodotto dell'ego con cui, bene o male, dobbiamo convivere, quindi va bene che l'ego ci metta la sua parte, ma fare marketing sul vero ha una buona energia e non ti tornerà mai contro.

Corollario di questo principio è che non rischierai mai di sentir chiamare fuffa il tuo lavoro.

La vera verità è che nulla è realmente fuffa. Anche chi promette ciò che non può promettere, non vende fuffa, perché quello che offre farà comunque fare un passo, metterà una pietra miliare, anche se non basterà mai al tuo cliente perché hai acceso aspettative superiori ed è così che arriva l'etichetta di fuffa anche se su fuffa non è mai.

La fuffa è data dall'orientamento, dalla scelta delle parole e non da quello che si fa.

Ricorda dunque che c'è sempre un altro modo di vedere e di fare le cose, anche nelle azioni più improbabili come le azioni di marketing.


La scelta è però sempre la tua.

Con amore 

Angela ...in cammino...


(*) Un Corso in Miracoli, Fondation For Inner Peace, edizione unificata e rivista, 2014, Macro Edizioni - non è un libro da leggere, ma è un libro da vivere che va accompagnato nella sua pratica. Io sto imparando tutto questo nella Academy Spiritualcoach ® di Lucia Merico. Se vi interessa saperne di più, andate a trovare Lucia su FB dove è molto attiva con divulgazioni quotidiane e con iniziative periodiche anche gratuite.

Voglio che tu sappia che non c'è alcun accordo di promozione tra me e Lucia. 

Quando parlo bene di qualcuno è sempre e solo una mia scelta nata dall'esperienza personale.

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