Come fare a promuoverti se detesti promuoverti
ti piace svolgere la tua attività ma detesti tutta la parte di promozione e marketing?
LEGGI QUESTO ARTICOLO E SE NON HAI VOGLIA DI LEGGERE TROVI IL VIDEO IN FONDO (CHE PUOI ANCHE SOLTANTO ASCOLTARE), PERCHE' TI AIUTERO' A CAPIRE LA FONTE DEL PROBLEMA CON ALCUNI SPUNTI DI SOLUZIONE.
L'avversione nei confronti delle attività di comunicazione per far conoscere i propri servizi o i propri prodotti è uno dei temi più diffusi che mi arriva in vario modo, dai messaggi privati, alle sessioni di ideazione che tengo con le persone.
Se ti piace la tua attività ma non ami promuoverti in nessun modo, 99 su 100 hai un grosso problema, perché la maggior parte delle attività necessitano di questa parte, come una componente essenziale di quello che fai, per il semplice motivo che potrai essere il professionista più bravo del mondo o avere il prodotto più fantasmagorico del mondo, ma se nessuno sa che esiste quello che fai o quello che vendi, difficilmente otterrai qualcosa.
Questo comporta:
- da un lato, la necessità di acquisire un minimo di competenze digitali (accessibilissime: te lo posso dire perché ho fatto tutto da sola senza sapere niente, sito, gestione delle mail, presentazioni, uso di piattaforme e programmi vari);
- dall'altro la necessità di comunicare in rete sui social network dove si trovano i tuoi potenziali clienti (non tutti i social perché diventa difficile, ma ne basta uno solo da utilizzare con cura).
Parliamo di quest'ultimo aspetto, perché nel primo me la cavo bene, ma non al punto da insegnarlo agli altri. Nel secondo, invece, mi sento un topolino nel formaggio.
CHE COSA FARE DUNQUE SE VIVI COME UNA VIOLENZA
LA PROMOZIONE DELLA TUA ATTIVITA'
la prima cosa da fare è capire:
che cosa in particolare non ti piace.
A) se non ti piace vendere, è una buona notizia e sei già un passo avanti.
Farsi conoscere non significa affatto vendere, né promuoversi in via diretta. Quelli che lo fanno hanno effetti ben poco produttivi: un post di vendita diretta sui social ha l'effetto di un volantino della pizzeria da asporto che trovi nella cassetta della posta e che rigorosamente cestini; un messaggio privato di vendita diretta ricevuto da un nuovo contatto ha l'effetto di una telefonata di un call center che sappiamo come finisce (sempre che cominci).
Che cosa significa allora promuoversi?
Promuoversi significa dare informazioni utili e immediatamente fruibili alle persone che potenzialmente potrebbero essere interessate alla tua attività.
Puoi farlo in qualunque modo: in video, in audio o scritto: basta che ci si tratti di contenuto utile e che sia in grado di arrivare.
B) ma se quello che non ti piace è proprio l'atto del comunicare, il problema allora è più articolato e hai due alternative:
Perché non ti piace comunicare in rete?
- se si tratta della paura del giudizio altrui e della difficoltà generalizzata ad esporsi ti consiglio di leggere l'articolo precedente (clicca qui per leggere), dove vengono sfatati un po' di miti e ti aiuto con suggerimenti pratici per sbloccarti;
- se si tratta di non sentirti abbastanza abile nella comunicazione: credimi che si può imparare e si può trovare il tuo modo più naturale. In questo mi piace molto aiutare le persone, perché so che le aiuto a trovare una direzione anche nella comunicazione e contribuisco alla loro autonomia. Tieni inoltre conto che non devi avere le abilità letterarie e la creatività di Dante Alighieri per scrivere un post, né devi avere le abilità oratorie di Martin Luter King per fare un discorso in video;
- se si tratta di non avere idee: questo è un discorso più ampio che sarebbe da approfondire, perché se hai padronanza della tua attività è impossibile che non ti venga in mente niente di cui parlare. Nella maggior parte dei casi si tratta più del come organizzare l'idea, che del trovare l'idea. Ad ogni modo esistono tanti spunti e metodi per non essere mai a corto di idee che, se ti interessa, potrò approfondire in contenuti successivi (fammi sapere e il tuo desiderio sarà esaudito);
- se si tratta del fatto che tutto questo uscire fuori, comunicare, tenere relazioni non entra proprio nelle tue corde, è possibile che non senti nel tuo "DNA" una propensione imprenditoriale. Questa situazione è da mettere in conto: non tutte le persone sono fatte per lavorare in autonomia e non c'è nulla di male (io farei molto fatica da dipendente e quindi non mi sento di certo migliore perché ho la vena imprenditoriale). Ma se quello che fai ti piace davvero tanto, puoi lavorare sull'acquisizione delle competenze mancanti, che si possono infatti apprendere, a meno che non vivi tutto questo come uno sforzo estremo. Un'altra soluzione potrebbe essere quella di fare il tuo lavoro collaborando per una struttura che si occuperà della parte che non ti piace, non necessariamente come dipendente, ma anche con rapporti di mera collaborazione, sempre che vi sia la possibilità concreta.
Se ti va, fammi sapere qual è il tuo problema in particolare e cercherò di aiutarti con un contenuto ad hoc.
Ogni situazione è, infatti, singolare e unica; per questo, quando mi occupo di questi argomenti so benissimo che dovrei considerare centinaia di opzioni, che è impossibile condensare.
Ma quando lavoro con le persone individualmente, posso entrare veramente nel tuo mondo per aiutarle a trovare la strada più in linea con il tuo essere.
SE NOI HAI LETTO L'ARTICOLO: GUARDA O ASCOLTA IL VIDEO
qui sotto
(si può anche solo ascoltare)