Come aumentare l'autostima - 5 suggerimenti
Autostima: perché gran parte delle persone si scontrano con questo tema? L'autostima è un bisogno fondamentale che trova soddisfazione nel momento in cui viene conosciuto nel suo significato più profondo e applicato in maniera appropriata, ma non sempre questo accade. Ecco perché i problemi di autostima sono così diffusi.
N.B. Affronterò il tema in maniera pratica, nei limiti delle mie competenze ed esperienze, perché è doveroso precisare che alcuni problemi di autostima, soprattutto se costanti e non limitati ad una situazione particolare di vita, possono avere radici profonde che devono essere affrontare con supporti adeguati di natura psicologica, non rientranti nelle competenze di un coach o di un counselor. So che molti miei colleghi lavorano serenamente con le persone su queste problematiche senza troppe preoccupazioni, ma la mia etica professionale mi impone di non addentrarmi dove potrei involontariamente trovarmi a sconfinare in ambiti altrui e violare previsioni di legge che riservano competenze a categorie precise. Questo mio contenuto non si sostituisce dunque a supporti psicologici o terapeutici di cui la persona che legge potrebbe eventualmente avere bisogno.
PERCHE' HO COMUNQUE DECISO DI PARLARE DI AUTOSTIMA?
perché desidero rispondere ad una domanda che è arrivata nella mia rubrica "CHIEDI E TI SARA' DATO" e perché comunque il tema indirettamente mi arriva con una certa frequenza anche nei miei percorsi dedicati allo sviluppo professionale.
Veniamo alla domanda:
Rosita Michela ha chiesto questo:
"Come si può raggiungere una autostima maggiore e sicurezza in se stessi senza avere paura di affrontare la vita?"
Che cosa è l'autostima?
Prima di affrontare i problemi e le possibili soluzioni è importante definire correttamente l'autostima, perché la radice delle problematiche nasce da un'interpretazione concreta non corretta.
L'autostima è l'auto-riconoscimento del proprio valore personale, indipendentemente dal riconoscimento esterno.
Diventa, quindi, fondamentale definire correttamente anche il concetto di valore personale:
il valore personale è il patrimonio di risorse, caratteristiche, sfumature (comprese le debolezze), che definiscono in modo unico e particolare la singola persona nel suo Essere.
Avere autostima significa provare piacere nel riconoscere questi aspetti di sé, amarli come proprie creature, indipendentemente dalla visione altrui e dai risultati ottenuti.
Ed è proprio qui che casca l'asino.
Il nodo fondamentale della questione risiede, infatti, nella tendenza diffusa di misurare il valore personale in base a parametri esterni: successi, risultati, stima ricevuta dal prossimo, etc.
Anche il riconoscimento esterno è un bisogno naturale dell'individuo e non c'è nulla di sbagliato nel desiderarlo, perché siamo esseri sociali che vivono nel mondo e questo inevitabilmente porta anche alla ricerca di approvazione esterna.
Quello che tuttavia non va bene è la costante tendenza a confondere l'autostima con la stima, facendo dipendere la prima dalla seconda:
mi stimo, se ottengo risultati; mi stimo se gli altri mi stimano.
il paradigma va completamente rovesciato:
Prima di tutto mi stimo,
e se mi stimo, mi aiuto ad ottenere risultati e riconoscimenti.
L'autostima incide infatti fortemente sulla produttività, sulla riuscita, sull'abilità a prendere decisioni, sulla resilienza e anche sulla capacità relazionale.
Di fronte ad un obiettivo, come quelli lavorativi, che tratto nelle mie sessioni, se una buona motivazione (autentica e forte) è il motore del percorso, il riconoscimento del proprio valore personale e la sicurezza che ne discende, sono la benzina necessaria per far partire il motore e per farlo funzionare durante tutto il viaggio.
L'autostima è dunque fondamentale.
Per recuperarla e mantenerla nel tempo occorre partire da un'inversione del paradigma di cui ho parlato sopra, anche se è davvero difficile riuscirci in maniera totale e duratura, soprattutto quando ti trovi a vivere situazioni difficili.
Ci sono, infatti, dei momenti della vita in cui l'autostima traballa come conseguenza naturale di altri bisogni insoddisfatti. In questo caso non è quasi mai un problema profondo di autostima, ma si tratta di una situazione transitoria destinata a ritornare alla normalità, nel momento in cui affronti la situazione che ti ha messo a dura prova.
Vediamo quando in concreto questo può accadere:
Le situazioni tipo in cui l'autostima può diminuire.
- se stai vivendo una situazione lavorativa pessima perché non ti piace il tuo lavoro;
- se stai vivendo una situazione lavorativa pessima, perché non ti piace l'ambiente dove lavori: non viene riconosciuto il tuo valore o le persone con cui interagisci sono prepotenti o senti che la politica dell'azienda è in conflitto con i tuoi valori, etc;
- se hai perso il lavoro e non sai da che parte cominciare per ricollocarti;
- se non riesci a far funzionare un'attività che ami: ti piace quello che fai, ma purtroppo non parte e non produci economia;
- se gli impegni che hai sono così tanti da esaurire tutte le tue energie lasciandoti in uno stato di stanchezza profonda;
- se hai problemi di relazione con il partner o con i figli: non riesci ad esprimere i tuoi bisogni o non senti apprezzato il tuo apporto, etc.
Le situazioni possono essere molte; questi sono solo alcuni esempi in cui anche una persona che generalmente ha un buon grado di autostima, tende a cedere per due ragioni:
- perché manca quel riconoscimento esterno o la riuscita (come dicevo prima il paradigma errato dell'autostima che dipende dalla stima è radicato ed è difficile riuscire a smontarlo del tutto in maniera permanente)
- perché sono tutte situazioni in cui ti senti in prigione e vorresti fare qualcosa, ma non sai che cosa fare e come fare. La sensazione di impotenza genera spesso come naturale conseguenza un calo di autostima.
fatta questa doverosa premessa per inquadrare correttamente l'argomento, non mi dilungo ulteriormente, perché probabilmente capisci bene quello che sto dicendo, se ti trovi dentro a una di queste situazioni e non ti occorrono discorsi, ma possibili soluzioni.
Ecco allora i miei suggerimenti
sempre con le dovute cautele che ho precisato all'inizio dell'articolo
5 suggerimenti
per aumentare l'autostima
1. CONCEDITI IL TEMPO PER CONOSCERTI MEGLIO.
Qualunque sia la tua situazione attuale, è importante trovare un po' di tempo per te, da dedicare ad una conoscenza più approfondita degli elementi che compongono il tuo valore personale, in modo tale da disancorare l'autostima dai riscontri esterni.
Gli step che riguardano questa immersione nel mondo del valore personale sono sinteticamente questi:
- prendere contatto con i tuoi veri talenti, sganciandoli dalle competenze acquisite che non sempre sono allineate con i talenti naturali e sganciandoli anche dagli standard di eccezionalità che non sono richiesti a questi fini. Il talento può essere qualcosa di molto semplice e ordinario, che una volta conosciuto ed espresso può essere davvero potente;
- prendere contatto con i tuoi valori, accantonando tutti quei luoghi comuni che probabilmente ti trovi a ripetere da tanto tempo, ma non hanno realmente a che fare con i valori autentici che animano il tuo agire. I valori ti aiutano a definire il contributo che puoi portare nel mondo e anche in tale caso può trattarsi di qualcosa di molto semplice, ma non per questo meno potente.
- prendere contatto con i punti di forza della tua personalità che hai e che sai di avere, anche se in qualche momento della vita tendono a nascondersi. Riconoscili e coltivali durante la giornata: chiamali a rapporto ogni volta che senti che potrebbero aiutarti
- prendere contatto con le tue debolezze, riconoscendole come tue e non come conseguenza di qualcosa o di qualcuno. Riconoscile ed accettale come elementi da cui poter imparare, senza giudizio e con la consapevolezza che non sono fisse e immutabili, ma possono cambiare nel momento in cui non le rifiuti più.
Riconoscere la grandezza del tuo patrimonio personale ha inevitabilmente l'effetto di alzare la tua autostima, oltre a darti una direzione che potrà guidarti nella vita lavorativa e personale, aiutandoti a prendere anche le decisioni più adeguate alla tua situazione.
So che questo è molto di più di un suggerimento, perché si tratta di un grande lavoro di crescita personale che non è certo possibile approfondire all'interno di un articolo, ma dal mio punto di vista è fondamentale e non potevo omettere di ricordarlo, per riprendere contatto con la propria autostima e mantenerla nel corso del tempo.
Ne parlo nel mio libro La Missione di Vita, dove affronto molti di questi aspetti, oltre a lavorare sul tema nei miei percorsi individuali per trovare la direzione, generalmente molto brevi ed efficaci.
e dopo questo macro suggerimento voglio offrirti qualche spunto più pratico da utilizzare nelle situazioni difficili di emergenza
2. PICCOLI OBIETTIVI - GRANDI SUCCESSI
Inizia a darti piccoli obiettivi che sai di riuscire a portare a termine: possono riguardare il lavoro, ma anche la vita in generale e ancor meglio se riguardano la situazione che ti sta disturbando e sta provocando l'abbassamento di autostima.
Ti consiglio di iniziare da obiettivi piccolissimi, che sai di poter portare a termine, altrimenti l'effetto potrebbe essere opposto e generare frustrazione in caso di non riuscita.
Ti faccio qualche esempio: ordinare la scrivania dove lavori; portare un caffè ad una collega con cui non vai d'accordo, prenderti un'ora nel fine settimana da dedicare solo a te, etc.
Portare a termine un piccolo obiettivo ha l'effetto di farti prendere contatto con il tuo potere personale e con la tua capacità di agire, che - seppure a piccole dosi - favorisce il ripristino dell'autostima che ti servirà per affrontare le situazioni difficili che ti tormentano. Inoltre, un piccolo obiettivo, tira l'altro: se hai avuto il coraggio di darti un piccolo obiettivo proprio nella situazione dolente, uno dopo l'altro potresti stupirti nel vederla migliorata o nel trovare il coraggio di affrontarla in maniera definitiva.
3. RECITA LA PARTE
Se senti di non essere in grado di fare questo o quello, se senti di non essere abbastanza bravo/a o abbastanza bello/a, immagina di esserlo e recita la parte.
Questo esercizio per me è stato fondamentale (forse non lo sai ma nei miei primi 27 anni della mia vita ero una persona timidissima e insicura).
Dedica qualche minuto al giorno in cui sai di non avere interruzioni esterne, per ritirarti in una stanza davanti ad uno specchio e procedi in questo modo:
- guardati
- assumi la postura di una persona sicura: raddrizza le spalle, alza leggermente il mento e resta in questa posizione per qualche minuto, rilassando i muscoli delle spalle e del busto, senza perdere la postura;
- assumi l'espressione di una persona sicura: alza lo sguardo e sorridi, rilassando i muscoli del viso, mantenendo l'espressione insieme alla postura per un po';
- e se l'insicurezza riguarda una situazione specifica ripeti a voce alta davanti allo specchio quello che desideri ottenere e cambiare, compiacendoti di questo (ti faccio un esempio personale: prima di sostenere la prova orale per l'esame di stato di avvocato, nei mesi precedenti di preparazione, stavo spesso davanti allo specchio con questa postura ed espressione, ripetendo compiaciuto la parola avvocato, come se qualcuno si complimentasse con me; l'esame è andato bene alla prima e ti assicuro che non era così scontato).
Recitare la parte aiuta ad integrarla nel tuo essere. Questo non significa allontanarti dalla tua natura, bensì ha l'effetto di farti riprendere contatto con quel potere personale che ti appartiene, anche se non lo hai mai conosciuto veramente. Inoltre, puoi considerare che sicuramente hai indossato tanti abiti per convenzione, con effetti non sempre positivi, per cui di certo non può farti male provare a vestire qualcosa di bello.
Prova, perché con la ripetizione di questo esercizio acquisisci sicurezza e anche la vita inizia a rispondere di conseguenza.
4. STOP AL PENSIERO CON UN GESTO
Se dovessi esprimere l'autostima con un piccolo gesto di una mano, che gesto sarebbe?
Può essere il pollice alzato con l'ok o una mano aperta battuta sul petto o un pugno chiuso in segno di forza o qualunque altro gesto ti venga in mente.
Sceglilo e ricordatene, perché ogni volta che ti arriverà nella testa un pensiero che accende la lampadina "S.O.S. autostima" (non ci riesco, chi sono io per, non ho nessun talento, non posso farcela, non mi considera nessuno, etc.), farai quel gesto ovunque tu sia e con chiunque tu sia. Per questo deve trattarsi di un piccolo gesto che non viene notato all'esterno.
Questo ha l'effetto di interrompere il flusso negativo di pensiero, sostituendolo con un gesto di sicurezza. All'inizio è forzato e difficilmente produce benefici immediati, ma alla lunga modifica le autostrade del pensiero abituale, creando nuovi percorsi che favoriscono l'autostima.
5. UN MOMENTO DI SUCCESSO
Ricorda un momento di successo che hai avuto nella vita. Anche se in questo momento ti trovi al livello più basso mai provato di autostima, non dirmi che non hai un momento di successo.
Può essere anche una situazione molto semplice vissuta nel lontano passato, se non hai ricordi recenti: la cosa importante è che si tratti di una circostanza in cui hai sentito di valere, in cui hai sentito forte e chiaro il tuo valore.
Immergiti nel ricordo e rivivi le emozioni. Ripeti questo esercizio ogni sera prima di addormentarti. Ti aiuterà a riconnetterti con la parte emozionale dell'autostima. Anche questo esercizio richiede ripetizione per produrre i suoi effetti
Questi sono i miei suggerimenti, ma il mio consiglio principale è quello di affrontare il problema nella maniera più adeguata alla tua situazione.
Io non lavoro in via diretta sull'autostima per le ragioni che ho spiegato all'inizio dell'articolo, ma aiuto le persone a trovare soluzioni in situazioni specifiche dove l'autostima può trovarsi di conseguenza coinvolta. In questi casi allora posso aiutarti.